Negli ultimi tempi la dieta chetogenica sta riscuotendo un grande successo. Si tratta di una dieta estremamente povera di carboidrati e molto ricca di grassi. Trascorse 24-36 ore, le riserve di glicogeno epatico e muscolare si esauriscono, la secrezione d’insulina diminuisce, e la formazione di corpi chetonici (chetogenesi) diventa l’unica fonte energetica disponibile per alimentare il cervello.
Che cos’è la dieta chetogenica?
Per ottenere questo effetto di chetogenesi l’apporto di carboidrati deve situarsi tra 20 e 50g al giorno, provenienti per la maggior parte da verdure povere di carboidrati. A titolo comparativo, un’alimentazione equilibrata procura circa 175-250g di carboidrati al giorno. Con la dieta chetogenica pertanto non si possono mangiare farinacei o frutta. L’apporto di grassi corrisponde all’incirca al 75-80% delle calorie totali, e l’apporto proteico è moderato. L’adattamento alla chetogenesi può dar luogo ad effetti secondari, soprattutto nelle prime fasi in cui si segue questa dieta, come stanchezza, nausea, stordimento, mal di testa, difficoltà a dormire, stitichezza, alito chetonico e episodi di ipoglicemia.
I potenziali benefici della dieta chetogenica
Alcuni studi a breve termine indicano che questa dieta potrebbe permettere di perdere peso, di aumentare il consumo energetico a riposo, di ridurre l’appetito e la sensazione di fame e di aumentare la sazietà, di migliorare il controllo del diabete, della pressione arteriosa e del profilo lipidico (riduzione dei trigliceridi e aumento del colesterolo buono HDL). Tuttavia è bene sottolineare che si tratta di studi preliminari. Attualmente sono in corso altri studi a più lungo termine per valutare meglio questi effetti. Per il momento le prove scientifiche a disposizione non supportano l’adozione di questa dieta.
I pericoli e i rischi potenziali della dieta chetogenica
È associata ad un aumento del colesterolo LDL, che avrebbe un impatto negativo sulla salute del cuore. Tuttavia privilegiando i grassi buoni si potrebbe contrastare questo effetto.
Può determinare delle carenze nutrizionali, soprattutto per quanto riguarda le vitamine del gruppo B, il betacarotene e la vitamina C (di cui sono molto ricchi frutta, verdura, cereali integrali e legumi) e di calcio. Anche l’apporto di numerosi composti fitochimici risulta essere piuttosto limitato. D’altronde è stato dimostrato che grazie alle loro proprietà antiossidanti la vitamina C e i polifenoli presenti nei composti fitochimici esercitano un effetto protettivo contro diverse patologie, comprese le malattie cardiovascolari e il cancro.
Solitamente l’apporto di fibre fornito da questa dieta è al di sotto delle dosi consigliate, e ciò può aumentare i rischi di cancro del colon e avere degli effetti sul microbiota intestinale. Un microbiota intestinale equilibrato è fondamentale per restare in salute. Un’alimentazione povera di fibre e di carboidrati e ricca di grassi e proteine animali è associata a una riduzione della diversità del microbiota. Inoltre è associata a una riduzione dei batteri buoni che producono gli acidi grassi a catena corta, che hanno degli effetti benefici sulla salute (ad esempio sul sistema immunitario), e a un aumento dei batteri cattivi associati all’obesità, alle infiammazioni e a un rischio maggiore di malattie croniche.
Gli effetti a lungo termine della dieta chetogenica non sono ancora noti. Questa dieta in effetti viene difficilmente seguita per molto tempo. Pertanto se le persone non seguono la dieta a lungo termine e riprendono le loro abitudini alimentari rischiano di riprendere i chili persi, e anche di più.
La dieta chetogenica ha l’effetto di acidificare l’organismo; ciò può determinare una perdita di calcio osseo, e una conseguente demineralizzazione del tessuto osseo e un aumentato rischio di osteoporosi. Questo stato di acidochetosi può anche determinare lo sviluppo di litiasi renale. Questa dieta può anche risultare pericolosa per chi soffre di diabete e ipertensione e per chi assume farmaci, poiché le dosi dei medicinali devono essere regolate a seconda dei cambiamenti dei loro parametri biochimici. Perciò chi decide di seguire la dieta chetogenica deve essere sottoposto ad un rigido controllo medico. Non è prudente adottare questa dieta senza essere seguiti da un medico e/o da un nutrizionista.
Fonti
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Kathryn è titolare di una laurea in kinesiologia e una in alimentazione, e di un master in alimentazione sportiva. È membro dell’OPDQ e dell’Academy of Nutrition and Dietetics. Atleta di mezzofondo, ha corso per la squadra olimpica di Montréal e il Rouge et Or. Kathryn è specializzata in alimentazione sportiva, perdita di peso, diabete, salute cardiovascolare e gastrointestinale. Kathryn ha molta esperienza con l'approccio FODMAP e ha completato la certificazione dell'Università Monash.
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