Tutti noi conosciamo qualcuno che ha iniziato a mangiare senza glutine e che da quel momento si sente meglio. Magari l’avete già fatto voi stessi… e non siete i soli! Secondo un sondaggio effettuato di recente in Australia, quasi il 10% della popolazione segue un’alimentazione senza glutine, sebbene solamente l’1% della popolazione sia realmente affetta da malattia celiaca. Per spiegare perché alcune persone proverebbero dei benefici dal punto di vista gastrointestinale, la comunità medica ha creato un termine che permette di identificare questa sindrome: la sensibilità al glutine non celiaca (SGNC).
In realtà, la riduzione dei sintomi gastrointestinali che provano alcune persone che smettono di assumere alimenti con glutine non è per forza causata dal glutine stesso, ma piuttosto dai FODMAP*!
Prima di iniziare, stabiliamo esattamente cos’è il glutine e cosa sono i FODMAP.
Il glutine è una proteina che troviamo principalmente nel grano, nell’orzo e nella segale. Nei prodotti da forno, è il glutine che dà la consistenza soffice. Viene anche aggiunto a numerosi prodotti lavorati per migliorarne la consistenza e la struttura.
Per le persone affette dalla malattia celiaca, e probabilmente quelle affette da altre malattie indotte dal glutine, quest’ultimo crea una risposta immunitaria nell’intestino tenue. E’ questa reazione che rende la parete intestinale infiammata e compromette l’assimilazione dei macronutrienti (vitamine e minerali). In alcune persone, l’intestino diventa troppo permeabile a causa di questa infiammazione. Si tratta della famosa “leaky gut syndrome”, o sindrome dell’intestino permeabile.
Gli effetti sono molto vari e, secondo gli studi, sono per la maggior parte delle volte collegati ad una malattia sottostante, piuttosto che a una sindrome in quanto tale. In effetti, ritroviamo questo aumento della permeabilità nelle persone affette dalla malattia celiaca e dalla malattia infiammatoria dell’intestino (malattia di Crohn, colite ulcerosa), e anche nelle persone che abusano di sostanze (alcool, aspirina, ecc.) che possono irritare la parete intestinale.
I FODMAP sono dei carboidrati che si trovano tra l’altro nei prodotti cerealicoli come il grano, l’orzo e la segale. Al contrario del glutine, i FODMAP non provocano infiammazione, e anche se lo fanno è in modo molto tenue. Il loro meccanismo d’azione ha piuttosto a che fare con la fermentazione! Attirano l’acqua nell’intestino e fermentano, causando i sintomi (gonfiori, gas intestinali, diarrea, pancia gonfia, crampi…) nelle persone che sono sensibili, principalmente quelle che sono affette dalla sindrome dell’intestino irritabile.
*I FODMAP sono dei glucidi che fermentano nell’intestino, in parte responsabili dei sintomi nelle persone che soffrono di colon irritabile. Per maggiori informazioni, leggete quest’articolo.
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