La composizione corporea può influenzare il rischio di sviluppare l’AR. In particolare, l’obesità e l’aumento dell’indice di massa corporea (BMI) e della circonferenza della vita sono fattori di rischio per l’AR. Occorre quindi adottare una dieta sana che limiti i prodotti trasformati per promuovere una sana gestione del peso corporeo.
Un elevato consumo di bevande zuccherate, così come l’assunzione di più di quattro tazze di caffè al giorno, è stato associato allo sviluppo di AR.
Un consumo eccessivo di carne rossa è associato a un aumento del rischio di AR. Possibili spiegazioni per questa associazione includono una maggiore infiammazione associata ai grassi saturi e ai nitriti della carne rossa. Anche un’elevata assunzione di sodio è associata a un aumento del rischio di AR.
Al momento i dati sui prodotti caseari sono controversi, con studi che riportano un’associazione positiva, inversa o nulla tra il consumo di latticini e lo sviluppo di AR. È stato ipotizzato che il consumo di latticini possa essere associato allo sviluppo dell’AR innescando una risposta infiammatoria, anche se solo una piccola parte dei pazienti con AR sottoposti a screening per la sensibilità della mucosa ha mostrato prove di reattività alle proteine del latte. Un’altra ipotesi è che la carne rossa, le uova e i latticini siano le principali fonti di trimetilammina-N-ossido (TMAO), un metabolita pro-infiammatorio derivato dal metabolismo di colina e carnitina. D’altra parte, un effetto protettivo del latte potrebbe essere legato al suo contenuto di vitamina D.
La dieta del dottor Seignalet prevede l’eliminazione dei prodotti caseari, del glutine, del mais e delle carni cotte a temperature superiori ai 110°C al fine di ridurre l’infiammazione. Sebbene non sia supportata da prove definitive, vi sono molte testimonianze dei suoi effetti positivi sull’infiammazione e sul dolore. La nostra dieta Infiammazione cronica è stata studiata per le persone che vogliono provare la dieta Seignalet.
Gli studi suggeriscono che gli effetti positivi osservati con le diete di eliminazione possono essere correlati a una diminuzione della risposta infiammatoria associata al consumo di alcuni alimenti. Gli studi che coinvolgono varie restrizioni alimentari hanno suggerito che le risposte sono altamente individualizzate e dipendono principalmente dalle intolleranze/allergie alimentari individuali. Va notato che le restrizioni dietetiche possono anche dare luogo a un effetto placebo che porta a un miglioramento del benessere.
Uno dei miti sulla AR è quello di evitare gli alimenti della famiglia delle solanacee, che comprende pomodori, patate bianche, melanzane, peperoni e bacche di goji. La convinzione è che l’infiammazione sia causata da un accumulo di solanina, un composto chimico presente in queste piante. Questa convinzione tuttavia non è supportata da prove, ed è improbabile che evitare le tracce di solanina contenute in questi alimenti riduca il dolore o l’infiammazione dell’artrite. Al contrario, le solanacee sono ricche di fibre e di nutrienti protettivi per l’AR.
In conclusione, l’attività fisica regolare, la gestione del peso corporeo e le abitudini alimentari sane, che comprendano una varietà di cibi vegetali non trasformati e di omega-3, sono fondamentali per ridurre l’infiammazione e i sintomi nelle persone con AR. Le nostre diete Dimagrire mediterranea e Vegetariana possono aiutarti con pasti equilibrati a base vegetale.
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